Per saperne di più (magnetismo Vant-Age e Ma.Tron)

Le ragioni della Rigenerazione cellulare modulata

Noi risediamo su un mega magnete, la Terra.
Siamo costantemente influenzati dal flusso magnetico terrestre, i famosi poli Nord-Sud. Sono evidenti i fenomeni di attrazione tra le cosiddette calamite ed alcuni metalli. Sono abbastanza conosciuti quei grossi elettro-magneti per separare o sollevare metalli ferrosi o respingere altri con l’alluminio. Vari scienziati all’inizio dell’ottocento scoprirono come dall’elettricità si potesse generare un campo magnetico e viceversa (Ampere – Oersted – Faraday – Neumann – Lenz).

Come i nostri corpi interagiscono con la gravità così interagiscono con il magnete Terra. Una calamita che si muove lungo un filo elettrico produce un movimento di elettroni all’interno del filo stesso, viceversa un filo metallico percorso da corrente elettrica orienta o disorienta l’ago di una bussola.
Il corpo umano è pieno di microcorrenti e conduttori (le cellule di tutti i tipi, le ossa, i nervi, i vasi sanguigni e linfatici) il campo magnetico terrestre interagisce con tutto questo. Il corpo umano funziona con frequenze respiratorie e cardiache, lenti cambi di pressione, il tutto con frequenze definite basse, quindi anche i movimenti elettrici nel corpo seguiranno le basse frequenze. Si possono generare flussi magnetici a bassa frequenza ma per ottenerli di una certa consistenza bisogna costruire grossi elettromagneti che non possono essere applicati su specifiche o piccole aree del corpo.

Nella magnetoterapia classica si usano alte frequenze elettriche modulate da basse frequenze, questo però ha dei limiti dati da diversi fattori: inquinamento elettromagnetico, livello di energia magnetica relativamente basso, inerzia cellulare alle alte frequenze, posizionamento fisso dell’elettromagnete che genera aree con diversi potenziali. L’uso poi di magneti fissi non porta alcun movimento di carica elettrica per cui i risultati sono casuali.

La soluzione è la modulazione magnetica robotizzata fatta scorrere lungo aree da trattare. Non vi è corrente nelle parti a contatto del corpo. La corrente esistente serve solo per i micromotori della robotizzazione. Le apparecchiature che utilizzano il concetto di magnetoterapia riequilibrano l’elettricità già presente nell’organismo che si è disorientata per traumi e/o fratture. Agisce su inestetismi, smagliature, borse agli occhi, décolleté e altri fattori. Agisce anche su stiramenti, tendiniti, artrosi e strappi muscolari. Utile nelle riabilitazioni come nelle fasi acute e nel postoperatorio. Agisce sulle parti bendate, ingessate o comunque vestite. L’ unità madre che controlla il manipolo è preimpostato con frequenze cardiache o loro armoniche e con vari tempi d’applicazione anche queste preimpostate.

 

Marcello R. Baldacchini
Responsabile scientifico

 

Cos’è la Rigenerazione cellulare modulata?

Un magnete emette un flusso magnetico costante di un’intensità dipendente dal tipo di materiale usato (e dalle sue dimensioni). Se il magnete viene fatto vibrare ad una data frequenza (di solito molto bassa) il suo flusso magnetico sarà “modulato”; da qui il concetto di “Rigenerazione cellulare modulata”.
Come agisce: quali campi magnetici sfrutta e perché proprio questi sono da prediligere? Sfrutta campi magnetici generati da magneti di terre rare (p.ex.  gadolino, disprosio e neodimio) che sono da prediligere per alta intensità e purezza (cosa non possibile con elettro magnetoterapia).

Influenze bioenergetiche di tale campo magnetico:
Ogni cellula avendo un campo elettrico ha, per semplici concetti di fisica e biofisica, un campo magnetico associato che può essere riallineato da un campo magnetico opportuno.  Si dice che si riallineano i domini magnetici cellulari.

Effetti e applicazioni terapeutiche:
Fratture, stiramenti, distorsioni, dolori sono la manifestazione evidente di un disallineamento cellulare e/o domini magnetici disordinati. La nostra Rigenerazione cellulare modulata contribuisce a riallineare tutto ciò.

Quali sono le Controindicazioni all’applicazione dei campi magnetici?
Le controindicazioni classiche sono epilessia, cancro, gravidanza, e pacemaker che è influenzabile da elettromagnetismo in generale. Gli arti inferiori nel caso di gravidanza e pacemaker possono essere trattati.
Dove fa riferimento la bibliografia Scientifica?
La bibliografia scientifica è quella riferita alla magnetoterapia classica (cioè l’elettro-magnetoterapia). Possiamo fornire a richiesta l’elenco dei centri fisioterapici e fisioterapisti, oltre all’ ASL3 di Genova dove sono stati effettuati i test.

 

GLOSSARIO DELLE DISFUNZIONI

Riferimenti:
Dizionario dei Termini di Medicina, di Garnier-Delamare – Monduzzi editore Dizionario Zingarelli “Vocabolario della lingua Italiana” – ed. Zingarelli “Principi di Medicina Interna”, AA VV. 13° edizione, McGraw – Hill editore. Dizionario Medico Larousse – SAIE Editore.
Il presente glossario ha lo scopo di essere d’aiuto a chi non ha momentaneamente a portata di mano un vocabolario sia linguistico sia tecnico. Serve altresì a coloro che, non essendo direttamente coinvolti in un campo applicativo, vogliono saperne di più.

 

ACROPARESTESIE: parestesie delle estremità. (parestesia=sensazioni anormale; formicolii; sensazioni dolorose, caldo – freddo) sensazioni soggettive tipo formicolio, alle estremità degli arti. Uni o bilaterali, colpiscono più frequentemente gli arti superiori. (etimo: acro dal greco akron = estremità – significa punto più alto o estremo parestesia da para e dal greco aisthesis = percezione, sensazione).

ALGIA: un qualsiasi dolore locale o generalizzato. (etimo: dal greco algos = dolore)

ALOPECIA: caduta dei capelli. La più diffusa è l’alopecia seborroica che colpisce più gli uomini che le donne. Inizia sulle tempie e sulla fronte oppure sulla sommità del capo. La seborrea consiste in goccioline di grasso alla radice dei capelli e in forfora untuosa. (etimo: dal latino alopecia; dal greco alopekia da alopex = volpe, in quanto perde i peli in primavera e in autunno).

CALVIZIE: varietà di alopecia del cuoio capelluto (alopecia androgenetica) caratterizzata da perdita progressiva e definitiva dei capelli fino a mancanza totale o parziale di questi. (etimo: dal latino calvitie, da calvus = calvo, cioè privo di capelli)

ARTRITI: infiammazione di una o più articolazioni. I sintomi sono dolore a livello dell’articolazione, vivo, continuo, esacerbato dalla pressione e soprattutto dai movimenti (artralgia semplice); ma talvolta si presenta un versamento sieroso (siero = parte liquida del sangue che si forma in seguito alla coagulazione), il gonfiore va crescendo e provoca una deformazione dell’articolazione. Le artriti si distinguono in: 1-artriti reumatiche, 2-artriti infettive. (etimo: dal latino tardo arthritis; dal greco arthron=articolazioni)

ARTRITE REUMATOIDE DELLE DITA: (reumatismo= la maggior parte delle manifestazioni dolorose articolari dovute a infiammazione. Reumatoide = malattia cronica) malattia cronica delle articolazioni caratterizzata da infiammazione delle membrane sinoviali (sinovia = liquido che serve per umettare le superfici articolari) e delle strutture articolari. E’ un dolore che si sposta da un’articolazione all’altra specialmente nelle poliartriti. (etimo di reumatoide: dal greco reuma = corrente, flusso, scorrere).

ARTROSI CERVICALE: (artrosi = malattia articolare cronica di natura non infiammatoria caratterizzata da degenerazione delle articolazioni) malattia articolare cronica non infiammatoria della nuca e del collo, caratterizzata da scricchiolii provocati dai movimenti della testa, da nevralgie alla regione cervicale, brachiale (braccio), scapolare e vertebrale. (etimo: composto da artro = articolazione e-osi = malattia)

CELLULITE: infiammazione del tessuto cellulare. E’ uno stato particolare del tessuto connettivo (connettivo: è il tessuto di sostegno più diffuso; serve da legame, da sostegno o da guaina a tutti i visceri degli organi, è formato da cellule e da una proteina chiamata collagene), frequente nella donna, localizzato principalmente negli arti inferiori. La cute, in tale sede, è dolorosa e alla palpazione rivela granulazioni e nodosità doloranti. (etimo: da cellulite = stato infiammazione di un tessuto o di un organo)

CONTUSIONE: è così chiamata ogni lesione prodotta da un urto. (etimo: dal latino tardo contusione = contuso, latino contundem = percuotere)

DEFORMAZIONI PURULENTE SACCIFORMI: sono deformazioni purulente a forma di sacco.

B: la discopatia è un’affezione del disco intervertebrale della regione del collo.

DOLORI INTERCOSTALI: dolori tra le coste.

DORSALGIE: dolore al dorso, in particolare a livello della colonna vertebrale (in medicina chiamata anche rachide).

EMICRANIA: dolore che colpisce metà del corpo. (etimo: dal latino hemicrania; dal greco hemikrania composto da hemi = metà e da kranio = cranio, testa).

EPICONDILITE: infiammazione dei tendini che hanno la loro inserzione sull’epicondilo (protuberanza ossea adiacente o sopra un condilo). E’ una malattia che in alcuni casi fa seguito a un trauma violento, ma molto spesso è la conseguenza di micro traumi provocati da ripetuti movimenti di estensione dell’avambraccio. Ne soffrono certe professioni come muratori, i carpentieri e gli sportivi che praticano golf, tennis, scherma. L’affezione provoca impotenza funzionale più o meno accentuata dall’avambraccio e della mano e nelle forme acute può impedire completamente l’esercizio di certe professioni e la pratica di certi sport. (etimo: da epi = sopra e dal greco condylos – giuntura, articolazione)

GOMITO DEL TENNISTA: processo infiammatorio che colpisce l’articolazione del gomito frequente nei giocatori di tennis.

GONARTROSI: artrosi del ginocchio

LOMBALGIA: qualsiasi dolore della regione lombare

LUSSAZIONI: spostamento permanente di due superfici articolari, che normalmente si trovano in contatto. (etimo: dal latino luxation, da luxare, luxus = posto di traverso)

PERIARTRITE SCAPOLO – OMERALE: infiammazione dei tessuti fibrosi e capsulari attorno all’articolazione scapolo – omerale. (etimo: composto da peri = intorno e artrite)

PUBALGIA: qualsiasi sensazione dolorosa avvertita nella zona pubica.

PUNTI TRIGGER: (TRIGGER = GRILLETTO) sono dei punti dislocati in tutto il corpo spesso sovrapponibili ai punti dell’agopuntura che hanno un ruolo nella genesi delle diverse patologie dolorose. I trigger points si trovano sempre in corrispondenza di avvallamenti della superficie cutanea tra due superfici articolari, tra due masse muscolari, tra due tendini, tra un tendine e l’osso, tra l’osso e il muscolo. Tutti i punti tingger hanno una minore resistenza cutanea rispetto alle zone cutanee limitrofi e quindi alta conducibilità elettrica. Su centinaia di punti osservati senelar ha stabilito che in oltre l’80% dei reperti istologici vi sono caratteristiche diverse della cute rispetto alle zone adiacenti, cioè estrema ricchezza in vasi arteriosi, venosi e linfatici; ricchezza in fibre neurovegetative perivasali.

RACHIDE: colonna vertebrale

SCIATALGIA: detta anche sciatica è una nevralgia del nervo sciatico caratterizzata da dolori all’anca e all’arto inferiore, accompagnata da disturbi della motilità.

SINDROME DEL TUNNEL CARPALE: il carpo è un insieme delle otto ossa brevi del polso, disposte in due ordini, superiore e inferiore. Il tunnel carpale e una strettoia posta tra le ossa e i legamenti del polso, nella quale passano il nervo mediano, alcuni tendini e parecchi vasi sanguigni. Questa sindrome è una neuropatia da intrappolamento (o compressione) del nervo mediano a livello del polso con conseguenti parestesie e debolezza muscolare della mano. La sindrome è prodotta dalla compressione del nervo mediano al suo passaggio, insieme ai tendini flessori delle dita e relative guaine, attraverso il tunnel delimitato dalle ossa carpali e dal legamento traverso del carpo. La sintomatologia è caratterizzata da un formicolio alle mani, in particolare sull’indice, pollice e medio, associato qualche volta a dolore e perdita di sensibilità ai polpastrelli. E’ molto frequente nelle donne (soprattutto in gravidanza e in menopausa) e nelle persone che hanno subito fratture del polso.

SINDROME DEL TUNNEL TARSALE: il tarso è l’insieme delle sette ossa brevi che occupano la metà posteriore del piede. Questa sindrome è una neuropatia da intrappolamento del nervo tibiale posteriore a livello della caviglia e si manifesta con dolore, bruciore, torpore e parestesie sulla superficie plantare dei piedi e delle dita. La sindrome è provocata dalla compressione del nervo tibiale posteriore e delle sue branche al loro passaggio attraverso il tunnel delimitato dal retinacolo dei flessori (cioè quella fascia fibrosa posta trasversalmente alla caviglia che fa da tetto ai legamenti delle dita sotto cui passa il nervo tibiale), sul versante mediale della caviglia, in sede inferiore e posteriore rispetto al maleolo mediale. Attraverso tale tunnel passano i tendini flessori delle dita dei piedi. La sintomatologia è caratterizzata da parestesie in corrispondenza della superficie plantare dei piedi e delle dita che spesso si irradiano avvicinandosi verso il polpaccio.

SINDROME MENISCALE: il menisco è una formazione fibro – cartilaginea semi lunare posta nell’articolazione del ginocchio. Il menisco dell’articolazione temporo – mandibolare (temporo = tempia) è invece un disco biconcavo disposto tra due superfici articolari, ambedue convesse dell’osso temporale e della mandibola.

STIRAMENTO DEL QUADRICIPIDE: lo stiramento è la lesione dei legamenti di un’articolazione per allontanamento dei capi articolari. Il quadricipide è un muscolo che forma il rilievo anteriore della coscia, così denominato perché formato da “quattro capi” muscolari distinti che convergono in basso, inserendosi mediante un tendine comune sulla rotula. Questi quattro capi muscolari sono estensioni della gamba.

STIRAMENTO DEL GASTROCNEMIO E DEL SOLEO: muscolo posteriore della gamba.

TALALGIA: dolore persistente del tallone, più o meno localizzato nelle regioni inferiori o posteriori del calcagno.

TENDINITE DEGLI ESTENSORI DEL BRACCIO: processo infiammatorio che colpisce la guaina sinoviale del tendine (sinoviale: liquido incolore, vischioso la cui formazione è quella di umettare le superfici articolari, facilitandone lo scorrimento. E’ formata da acqua, Sali minerali e proteine).

TENOSINOVITE CRONICA: contemporanea infiammazione di un tendine e della sua guaina sinoviale. Compare a seguito di microtraumi, in particolare legati alla vita professionale. Colpisce di preferenza a livello della stiloide radiale (stiloide= struttura ossea conformata come uno stilo e radiale = del radio). Colpisce inoltre il polso dei soggetti la cui professione richiede movimenti agili ed energici delle dita (pianisti, dattilografi, sarti), oppure il palmo della mano e la caviglia.

TENOVAGINITI DELLE DITA: contemporanea infiammazione di un tendine e della guaina relativi alle dita.